Il castagno è una latifoglia eliofila, amica cioè della luce. Il castagno è una pianta relativamente frugale ma necessita di suoli profondi, leggermente acidi, ricchi di fosforo e potassio. Questi possono originare da arenarie, tufi e graniti. La specie raramente si inoltra oltre i 1000m.

Il Castagno è una specie molto longeva (arriva anche a 500 anni di età) e può diventare imponente; in media raggiunge i 15-20 metri d’altezza, ma taluni esemplari possono superare i 30 metri.

Il fusto è eretto e ramificato a breve altezza; nella parte basale può avere un diametro di 2-3 metri. La chioma si presenta espansa, più o meno rotondeggiante; negli alberi adulti può raggiungere un diametro di 20-25 metri.

Nelle giovani piante la corteccia è sottile e liscia, di colore bruno-rossastro o grigio-olivastro. Con l’avanzare dell’età questa diventa spessa e sviluppa dei solchi con tipico andamento a spirale.

Le foglie hanno un colore verde intenso sulla pagina superiore e più chiaro in quello inferiore. Sono grandi (fino a 20 cm in lunghezza e 6 cm in larghezza), di forma ellittico-lanceolate, con bordo seghettato-dentato e apice acuminato. Le foglie nascono tardi in primavera e per questo il castagneto si presenta luminoso fino all’inizio dell’estate.

Il Castagno è una specie monoica, ovvero con fiori unisessuali (maschili e femminili), disposti sulla stessa pianta. La specie sviluppa infiorescenze dette ad “amento” nella parte più esterna della chioma. Queste sono molto appariscenti ed hanno un odore penetrante. Per una buona fruttificazione, gli amenti devono crescere in condizioni di illuminazione e soleggiamento.

I fiori femminili sono raccolti in un involucro verde e squamoso che va poi a formare la cupola, ovvero il riccio. Ogni fiore femminile di norma si trasforma in una castagna. All’interno del riccio si trovano di norma tre frutti, quelli laterali sono emisferici mentre quello centrale è appiattito. La fioritura avviene tra giugno e luglio.

L’impollinazione è entomofila (cioè tramite gli insetti) e in parte anche anemofila (cioè tramite il vento).

Il castagno di fatto è “autosterile” a causa dello sfasamento temporale della maturazione dei fiori maschili e femminili. L’impollinazione è dunque sempre incrociata con altre piante.

La castagna è un frutto detto achenio; è secco e non si apre a maturità. E’ rivestita da una buccia liscia e cuoiosa dal colore marrone (detta pericarpo); alla base ha una cicatrice di colore chiaro (ilo) e in alto un caratteristico ciuffetto (torcia). Una sottile membrana (episperma), più o meno pelosa, copre il seme che è la parte commestibile della castagna. La cupola, o ricco, cade tra settembre e ottobre e si apre in 2-4 valve.